L’Europarlamento ha approvato in via definitiva la direttiva che vieta dal 2021 articoli in plastica monouso come piatti, bicchieri, posate e cannucce. La direttiva ha visto un vero e proprio plebiscito, con 560 voti a favore e solo 35 contrari, oltre ai 28 astenuti.
La strada intrapresa sembra essere finalmente quella più sensata, con maggior attenzione verso un pianeta che stiamo oggettivamente logorando.
“Con il voto di oggi il Parlamento europeo dice basta alla plastica monouso, mettendo al bando, a partire dal 2021, i prodotti che più invadono le nostre spiagge e i nostri mari. I cittadini europei sono giustamente preoccupati da questa gravissima forma di inquinamento, che sta letteralmente soffocando la vita nei mari e sulle coste. Secondo l’Eurobarometro, l’87% degli europei è preoccupato per l’impatto della plastica su salute e ambiente” . Le parole del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani hanno delineato bene come le stesse persone siano finalmente consapevoli di quanto questo problema vada risolto.
Il mare, proprio il mare, il sogno di 11 mesi di quasi ogni persona abitante sul suolo italiano. Se lo consideriamo tutti un sogno, per quale motivo non proviamo ad evitare che si inquini a tal punto?
I dati sono inquietanti: In occasione dell’apertura del Forum economico mondiale di Davos, la fondazione McArthur ha mostrato dei numeri, e sono decisamente allarmanti. Se niente cambierà, se l’uomo continuerà a distruggere i mari della Terra, nel 2050 negli oceani ci sarà più plastica che pesci. La nostra produzione di plastica non diminuisce ma cresce esponenzialmente e ogni anno distruggiamo interi ecosistemi e creiamo immense isole di rifiuti in mezzo all’Oceano Pacifico.
La plastica è il peggior nemico degli animali marini, migliaia di tartarughe e cetacei muoiono proprio per colpa di cannucce, cotton fioc e affini. Il fatto ancor più allarmante è che non ci rendiamo pienamente conto che spesso e volentieri tracce di plastica monouso vengono ritrovate nel pesce che consumiamo.
La terra esiste da miliardi di anni, noi la popoliamo solo da qualche migliaio. È possibile che riusciamo a distruggerla in un lasso di tempo così breve?
Il problema più grosso rimane nella testa delle persone: non diamo abbastanza valore alla plastica. Sembra un controsenso, ma non lo è. Non reputandola abbastanza importante, utilizziamo un bicchiere e lo buttiamo via subito, senza pensarci. È necessario invertire questo trend: bisogna dare maggiore importanza alla plastica, considerarla come un bene, un bene da riutilizzare e non essere relegata a semplice rifiuto. Con una visione diversa, eviteremo in gran parte la plastica monouso a favore di un utilizzo più oculato e intelligente di quest’ultima.